Torce elevate
La torcia elevata consiste essenzialmente in un bruciatore, montato in cima da una struttura portante, con un frangivento di protezione, un pilota dotato di accenditore ad alta energia ed un sistema di rilevamento fiamma di tipo a termocoppia.
Il sistema di accensione della torcia è di tipo automatico, controllato da un quadro elettrico montato generalmente alla base della torcia, ed in esecuzione antideflagrante. Il sistema prevede l’accensione del bruciatore pilota e successivamente l’apertura della valvola ON-OFF installata sulla tubazione principale del biogas.
La mancanza di una camera di combustione con isolamento refrattario e la combustione a fiamma libera fa si che sia la miscelazione del biogas con l’aria necessaria alla combustione sia la temperatura di combustione siano difficilmente controllabili. Questo tipo di torce generano una fiamma luminosa che si vede sopra il frangivento.
L’altezza di queste torce, essendo a fiamma libera, è determinata dalle radiazioni che il calore prodotto dalla combustione trasmette a livello del terreno e dipende dalla quantità e dalle caratteristiche del biogas da smaltire. Pertanto l’altezza di queste torce, che è calcolata secondo standard internazionali, è tale da garantire una sufficiente protezione alle persone e alle cose eventualmente presenti a livello del terreno.
Tuttavia la semplicità delle torce elevate rende impossibile dimensionarle per rispondere agli standards d’emissione che vengono attualmente applicati nella maggior parte dei paesi sviluppati. L’assenza di un rivestimento unita all’intenso calore prodotto alla sommità delle torce elevate rendono molto difficile il monitoraggio delle emissioni.
Storicamente le torce a fiamma libera sono divenute popolari per la loro semplicità ed il basso costo, considerando l’assenza di parametri e controlli sui gas combusti. Esse sono particolarmente utilizzate dove il biogas da bruciare è discontinuo e dove non è richiesto dagli organi competenti alcun tipo di controllo sulle emissioni.